Il coach è complice di qualcosa di utile nei confronti del cliente e il suo obiettivo è quello di GENERARE NUOVE OPZIONI nella mente di quest'ultimo, arricchendo la mappa delle possibilità.  

 

Il coach può essere considerato come lo sparring partner del cliente e il suo punto di riferimento, attraverso di lui è possibile sperimentare e conoscere situazioni fino a quel momento sconosciute.

Si esce così dai presupposti, dalle generalizzazioni e dagli schemi mentali pre-costituiti per analizzare nuovi percorsi e nuove strategie.

 

La prima fase detta generativa avviene attraverso l’uso di domande mirate al fine di chiarire con il cliente quali siano gli obiettivi reali da perseguire e con quali mezzi. E' il momento di estrazione delle aspettative del cliente, sulle quali il coach lavora per aprire nuovi scenari.

 

 

 

Il nostro percorso di Life Coaching Generativo è strutturato in 6 sessioni specifiche one-to-one.
La prima sarà effettuata con la collaborazione di una psicologa e psicoterapeuta esperta in dinamiche di family business, al fine di definire congiuntamente il quadro di insieme sui possibili presupposti ed i fattori determinanti e le possibili logiche generative e di miglioramento.


1] Prima sessione: INTAKE
1 Sessione da 1,5 ore

Sessione conoscitiva durante la quale vengono esaminate le necessità specifiche del cliente, e si profilano i dati di ingresso. Tale sessione sarà effettuata congiuntamente con il supporto della collega Dott.ssa Daniela Settembrini. Da tale sessione si definiranno le date per gli incontri successivi, come indicato nel seguito.
Al termine di ogni sessione saranno dati specifici compiti da effettuare autonomamente al fine di implementare le azioni di miglioramento acquisiste.

 

2] RISTRUTTURAZIONE DEL LINGUAGGIO – INTELLIGENZA LINGUISTICA
3 Sessioni da 2 ore

Le parole sono importanti, hanno un senso profondo nella nostra vita in quanto impattano sulla nostra neurologia, comprese quelle che pronunciamo distrattamente, mentre stiamo pensando a qualcos’altro e non abbiamo voglia di “scegliere” il termine corretto. Se vogliamo essere degli abili comunicatori dobbiamo prima di tutto imparare a creare una comunicazione emotiva e persuasiva.

Il percorso verterà sui seguenti principi:

 

3] CONDIZIONAMENTI / FOCUS  
3 Sessioni da 2 ore

Dinanzi alla scelta tra un comportamento ed un altro il nostro cervello si basa su neuro associazioni apprese, mediante le quali ha imparato ad associare un determinato comportamento ad un’idea di dolore o di piacere.
Attraverso un processo di ristrutturazione cognitiva che sfrutta l’interazione tra convinzioni e schemi mentali, fisiologia ed elementi linguistici, riusciremo a favorire la riuscita di un qualsiasi cambiamento modificando in negativo la percezione del vecchio comportamento e in positivo quella del nuovo.

 

Il percorso verterà su:

• ANCORE e CONDIZIONAMENTI COGNITIVI
• LINGUAGGIO INTERIORE
• METAPROGRAMMI o schemi di comportamento/leve motivazionali              

4] VALORI
2 Sessioni da 2 ore

I valori influenzano in modo profondo i nostri comportamenti, ci spingono ad agire in una direzione piuttosto che un’altra sulla base di pre-concetti insiti nella nostra neurologia. I valori determinano i nostri comportamenti e le nostre azioni. Azioni in disaccordo con i nostri valori fondamentali implicano una disarmonia comportamentale ed una disaffezione generale con conseguente perdita di motivazione sia nella sfera relazionale/affettiva, sia in quella lavorativa.

Il percorso verterà su:

• I VALORI SECONDO LA PIRAMIDE DI MASLOW
• I CONDIZIONAMENTI DETTATI DAI VALORI
• LA RIPROGRAMMAZIONE DEI VALORI        

5] GESTIONE DEL TEMPO – OBIETTIVI BEN FORMATI
2 Sessioni da 2 ore

Non c’è un solo modo per gestire bene il tempo; quello che si può davvero gestire sono le attività che compiamo.
Per questo è importante imparare a progettare il nostro tempo, attivando le azioni opportune per raggiungere uno o più risultati che abbiamo programmato.
La definizione di obiettivi ben formati e le azioni conseguenti per raggiungere risultati concreti sono alla base di questo percorso secondo i principi di Robert Dilts. Solo in questo modo è possibile modificare radicalmente l’approccio relativo la gestione degli obiettivi ed i risultati conseguenti.